A
determinare tale indebito arricchimento a favore degli istituti di credito è la
pratica di capitalizzazione
trimestrale degli interessi, dichiarata illegittima dalla Corte di
Cassazione.
la Suprema Corte è, infatti, recentemente intervenuta sull’argomento per
ribadire ancora una volta l’illegittimità della pratica
anatocistica, con sentenza n. 15135 del 2 luglio 2014, con
la quale ha stabilito che l’anatocismo su base trimestrale non
può neppure essere sostituito da quello annuale.
COSA SI INTENDE PER
ANATOCISMO BANCARIO
Il termine “anatocismo bancario” indica quel fenomeno
giuridico-contabile per il quale gli interessi maturati sulle somme a debito del
conto corrente e/o del mutuo bancario concesso al cliente, si sommano con il
capitale, divenendo a loro volta produttivi di ulteriori interessi al tasso predeterminato dalle condizioni contrattuali.
In
altre parole, l’anatocismo può essere definito come l’applicazione degli interessi sugli interessi.
La normativa
codicistica (art. 1283 c.c.) pone,
in generale, il divieto di anatocismo,
permettendolo solo a determinate condizioni e con salvezza degli “usi
contrari”.
Tale previsione,
nello specifico, stabilisce che gli interessi possano maturare su altri
interessi, salvo usi contrari, solo dal giorno della domanda giudiziale o come conseguenza
di un accordo successivo alla scadenza di tali interessi e purché si tratti di
interessi dovuti per almeno sei mesi.
Ove manchi la
domanda o tale accordo successivo al maturare degli interessi, gli interessi
possono essere conteggiati solo sul capitale scaduto.
Fino a poco tempo
fa, le banche ritenevano che nei rapporti di conto corrente vi fosse un “uso
normativo” di capitalizzare gli interessi che consentisse un’eccezione alla
regola generale fissata dall'art. 1283 c.c. La
suddetta pratica anatocistica si è protratta sino a quando, cambiando
orientamento (sentenze nn. 2374, 3096 e 3845/1999) la Cassazione ha affermato
l’illiceità del sistema ed il Governo è intervenuto con una nuova legislazione
che ha regolamentato la materia (D.lgs. 4 agosto 1999 n. 342).
COME CALCOLARE IL TASSO ANATOCISTICO
Da un punto di
vista pratico, il correntista e/o mutuatario, cui venisse applicato
l’anatocismo dal proprio istituto bancario, si vedrebbe obbligato al pagamento
sia del capitale, sia degli interessi pattuiti, nonché degli ulteriori
interessi applicati agli interessi scaduti.
Per meglio
comprendere la dinamica anatocistica, risulta utile il seguente esempio.
Supponiamo che un
correntista nell’anno abbia uno scoperto medio sul conto corrente di €.
10.000,00 ed il tasso di interesse passivo medio sia del 5% a trimestre.
Quello che segue
è il sistema di calcolo legale:
TASSODI
INTERESSE: 5% TRIMESTRALE – CAPITALE A DEBITO: 10.000,00
|
||||
TRIMESTRE
|
CAPITALE
|
INTERESSE
|
SALDO DI C/C
|
|
I
|
10.000,00
|
500,00
|
10.500,00
|
|
II
|
10.000,00
|
500,00
|
11.000,00
|
|
III
|
10.000,00
|
500,00
|
11.500,00
|
|
IV
|
10.000,00
|
500,00
|
12.000,00
|
|
TOTALE
INTERESSI PASSIVI ANNUALI: 2.000,00
(interesse SEMPLICE)
|
Questo, invece,
il sistema di calcolo adottato illegittimamente dagli istituti di credito:
TRIMESTRE
|
CAPITALE
|
INTERESSE
|
SALDO DI C/C
|
I
|
10.000,00
|
500,00
|
10.500,00
|
II
|
10.500,00
|
525,00
|
11.025,00
|
III
|
11.025,00
|
551,25
|
11.576,25
|
IV
|
11.576,25
|
578,81
|
12.155,06
|
TOTALE
INTERESSI PASSIVI ANNUALI: 2.155,06
(interesse COMPOSTO)
|
Come si evince,
con la capitalizzazione trimestrale gli interessi nell’anno ammonteranno ad €. 2.155,06, mentre senza
capitalizzazione essi ammonteranno ad € 2.000,00.
Pertanto,
qualunque cittadino o azienda che abbia intrattenuto con un istituto bancario
rapporti di conto corrente, usufruendo di apertura di credito con saldi passivi
può avere subìto degli illeciti addebitamenti di interessi anatocistici. A
identica conclusione si perviene nell’ipotesi di mutui bancari.
COME OTTENERE IL RIMBORSO PER ANATOCISMO BANCARIO
Per accedere alla restituzione delle
somme indebitamente pagate è importante sapere che:
a)
il conto corrente non deve
essere ancora chiuso ovvero deve essere stato chiuso entro gli ultimi dieci
anni;
b)
il correntista deve produrre
il contratto di conto corrente, nonché gli estratti conto trimestrali completi
di elenco movimenti. Riassunto scalare e riepilogo competenza. Con riferimento
al mutuo bancario, il correntista dovrà produrre il relativo contratto ed ogni
documento informativo inerente.
CONSULENZA ANATOCISMO
L’iter da intraprendere è il
seguente:
- Pre - analisi contabile
- Assunzione dell’incarico
da parte dello studio
- Redazione della perizia
- Diffida alla banca
- Ricorso alla procedura di
mediazione obbligatoria ai sensi del D.lgs n.28/2010
- In caso di mancato accordo,
citazione in giudizio dell’istituto di credito.
Il team di Diritto Bancario dello
studio Giambrone , coordinato dall’ Avv. Pietro Alosi, a seguito dell’analisi preliminare, offre la
possibilità di proseguire con l’accertamento dell’anatocismo bancario da parte
dalla banca e il relativo recupero del maltolto.
Per ulteriori informazioni è possibile
contattarlo tramite mail al seguente indirizzo: pietro.alosi@giambronelaw.com
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